legge del padrone.
Lunedì
27 gennaio scorso allo stabilimento CNH di Jesi è stata fatta 1 ora
di sciopero spontaneo, coperto dalla FIOM, perché è stato
licenziato un operaio, vittima del clima di esasperazione e
competizione che da anni regna nello stabilimento di Jesi e non solo.
L’antefatto
in breve. Una settimana fa l’operaio interessato aveva avuto uno
scatto d’ira verso una collega. Epilogo prevedibile di una storia
conosciuta da tutti e da tempo, al punto che il “responsabile della
linea” era stato invitato ad intervenire al fine di evitare il
peggio, e provvedere così ad uno spostamento degli addetti in linee
diverse. Nulla è stato fatto invece per calmare o disinnescare i
conflitti interpersonali. Ed eccoci arrivati a lunedì dove, dopo 5
giorni di sospensione, all’operaio che stava rientrando a lavoro
alle ore 5 del mattino è stato impedito di varcare i cancelli e gli
è stata consegnata la lettera di licenziamento.
Al
di là di prese di posizione, simpatie o tifoserie varie, entrambi i
lavoratori in oggetto sono vittime dello stesso sistema di lavoro;
facce speculari della stessa medaglia, anche se in questo caso
l’azienda c’è andata con la mano pesante. Un metro di
valutazione che non ha avuto per situazioni analoghe in passato, chè
vedevano personaggi “simpatici” all’azienda e per questo esenti
da repressione, ritorsioni e provvedimenti gravissimi come il
licenziamento.
Insomma
la solita storia di ordinaria ingiustizia verso i lavoratori dove la
legge del padrone produce tanti pesi e tante misure, ma una sola
ottica valutativa: la sua, quella del profitto e del potere. Una
legge del padrone che ruba lavoro, discrimina, schiavizza, dimezza le
paghe con il ricatto della delocalizzazione, alimentata dalla paura
della crisi. Una legge del padrone che come sempre produce
ingiustizie, disperazione e umiliazione e fa crescere un senso di
frustrazione e una guerra fra poveri utili solo al padrone. Questo
almeno fino a quando non si riuscirà a costruire una risposta dei
lavoratori che dia voce alla dignità e alla solidarietà contro la
guerra di classe che il padrone impunemente sta portando avanti;
contro ogni legge del padrone.
FAI
- Federazione Anarchica Italiana:
- Gruppo “Michele Bakunin” – Jesi;
- Gruppo “Francisco Ferrer” – Chiaravalle
Gruppo
Anarchico “Kronstadt” – Ancona
Anarchiche/ci
Valcesano
Fip.
Via Pastrengo 2 - Jesi
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