venerdì 15 gennaio 2016

2016......non è un buon inizio

2016
… non è un buon inizio

A Fidenza i facchini in sciopero per un lavoro dignitoso vengono caricati da polizia e carabinieri, fermati e portati in questura. Il diritto al lavoro diventa reato e non a caso mentre i lavoratori facevano resistenza non violenta in sit-in, gridavano “Libertà, libertà!” e “Sciopero, sciopero!”. I media dicono però che va tutto bene e che c’è la ripresa, che la disoccupazione scende, e i soldi tornano a girare. Forse, non certo in un paese dove falliscono le banche e svaniscono nell’aria i risparmi di una vita, mentre si caricano sulla collettività gli sbagli di una imprenditoria, di una finanza e di una politica che serve solo gli amici degli amici. 

Sui media nazionali Jesi torna a far parlare di se per Banca Marche. Come dire, siamo una città importante non solo per lo sport, ma anche per il diritto all’interruzione di gravidanza negato, per i soldi “sfumati”, per il lavoro che scompare e resta solo un terziario avanzato (nel senso andato a male) come maggiore attività. I parcheggi che un tempo si riempivano la mattina per operai e impiegati, oggi sono vuoti e si riempiono la sera per i fantasmi della movida cittadina. I numeri in Vallesina parlano di una disoccupazione in crescita del 2,5%, con 10.243 disoccupati di cui 3.554 solo per Jesi. Alla New Holland nel 2015 ci sono stati 70 giorni di cassa integrazione che probabilmente verranno ripetuti quest’anno assieme alla minaccia di esuberi. 

Posti di lavoro che diventano così dei fantasmi, assieme ai diritti stessi di chi lavora, cancellati dal Job’s Act. E fantasmi sono i servizi sanitari pubblici. Punti nascita al centro di campagne e polemiche, in regione come in Italia. La stampa martella sulla malasanità e i servizi sanitari chiudono interi reparti di ostetricia nel paese. Si taglia, con la scusa del risparmio.

Risparmiare, razionalizzare, far fronte alla crisi. Il risultato è sempre lo stesso: si fa sperperare chi comanda e si fa tirare la cinghia a chi lavora e produce guadagno e non spreca.
Qualcuno una volta ha detto che la democrazia parlamentare può essere più rigida di una dittatura. Sembra un assurdo, ma di fatto quello in carica è un governo che non è stato eletto e non ammette repliche, non ha fatto nulla per i più deboli e mostra segni di “rinnovamento” uguali a quelli del … passato. Non è un caso quindi che fascisti, militaristi, razzisti, omofobi e sentinelle varie trovano spazio fra la disperazione sociale, la stupidità politica e l’arroganza capitalista. 

Anche questo 2016 di conseguenza sarà un anno lungo, molto lungo e pesante maggiore sarà l’assenza dalla politica attiva da parte degli sfruttati, dei lavoratori. In tutto l’arco politico presente non c’è una idea valida che possa sollevarsi a criticare la guerra di classe in atto, il furto di salari, i favoritismi ai ricchi e ai padroni. Questo sistema non funziona. Non ha mai funzionato e più va avanti più produce guerre, miserie, distruzioni, rapine legalizzate. Protestare, contestare, organizzarsi e lottare, affermare diritti e libertà è, oggi più che mai, un atto politico di cambiamento giusto ed irrinunciabile.




F.A.I.  - Federazione Anarchica Italiana

gruppo - M.Bakunin - Jesi
gruppo - F.Ferrer - Chiaravalle

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