sabato 1 febbraio 2014

la legge del padrone


legge del padrone.



Lunedì 27 gennaio scorso allo stabilimento CNH di Jesi è stata fatta 1 ora di sciopero spontaneo, coperto dalla FIOM, perché è stato licenziato un operaio, vittima del clima di esasperazione e competizione che da anni regna nello stabilimento di Jesi e non solo.

L’antefatto in breve. Una settimana fa l’operaio interessato aveva avuto uno scatto d’ira verso una collega. Epilogo prevedibile di una storia conosciuta da tutti e da tempo, al punto che il “responsabile della linea” era stato invitato ad intervenire al fine di evitare il peggio, e provvedere così ad uno spostamento degli addetti in linee diverse. Nulla è stato fatto invece per calmare o disinnescare i conflitti interpersonali. Ed eccoci arrivati a lunedì dove, dopo 5 giorni di sospensione, all’operaio che stava rientrando a lavoro alle ore 5 del mattino è stato impedito di varcare i cancelli e gli è stata consegnata la lettera di licenziamento.

Al di là di prese di posizione, simpatie o tifoserie varie, entrambi i lavoratori in oggetto sono vittime dello stesso sistema di lavoro; facce speculari della stessa medaglia, anche se in questo caso l’azienda c’è andata con la mano pesante. Un metro di valutazione che non ha avuto per situazioni analoghe in passato, chè vedevano personaggi “simpatici” all’azienda e per questo esenti da repressione, ritorsioni e provvedimenti gravissimi come il licenziamento.

Insomma la solita storia di ordinaria ingiustizia verso i lavoratori dove la legge del padrone produce tanti pesi e tante misure, ma una sola ottica valutativa: la sua, quella del profitto e del potere. Una legge del padrone che ruba lavoro, discrimina, schiavizza, dimezza le paghe con il ricatto della delocalizzazione, alimentata dalla paura della crisi. Una legge del padrone che come sempre produce ingiustizie, disperazione e umiliazione e fa crescere un senso di frustrazione e una guerra fra poveri utili solo al padrone. Questo almeno fino a quando non si riuscirà a costruire una risposta dei lavoratori che dia voce alla dignità e alla solidarietà contro la guerra di classe che il padrone impunemente sta portando avanti; contro ogni legge del padrone.




FAI - Federazione Anarchica Italiana:
  • Gruppo “Michele Bakunin” – Jesi;
  • Gruppo “Francisco Ferrer” – Chiaravalle
Gruppo Anarchico “Kronstadt” – Ancona
Anarchiche/ci Valcesano



Fip. Via Pastrengo 2 - Jesi

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