ElectroDUX
E’
il modello Marchionne che trionfa. In Friuli, ma non solo, vicino a
Pordenone sono a rischio oltre 500 posti di lavoro dell’azienda
svedese che ha quattro stabilimenti sparsi in Italia con oltre 6000
dipendenti. Unico rimedio proposto decurtare gli stipendi del 20%,
praticamente la schiavitù istituzionalizzata.
Del
resto i nuovi accordi sulla contrattazione sindacale, a firma CGIL,
CISL e UIL, benedicono qualsiasi
scelta padronale lasciando mano libera nella cancellazione di
diritti, salari e futuro, di fatto viene affossato qualsiasi
contratto stipulato, dando la possibilità alle aziende di
derogare dal contratto sia di fronte ad investimenti sia in
caso di crisi, nei fatti sempre.
Poi
magari qualche parlamentare, governatore o sindaco si muoverà.
Alzerà la voce. Si ergerà a difesa del lavoro cercando di sentire
le ragioni di un padronato vigliacco che fa ricatti come la mafia,
ruba come una banca fallita, produce come una poltrona di un
parlamentare. Poi magari, in nome di un tozzo di pane, si accetterà
di tutto. Perché la classe operaia italiana è a questo livello,
accettare di tutto pur di avere un minimo di reddito, una parvenza
di salario, con i sindacati confederali che di fronte all’arroganza
padronale sono in grado sol odi gestire il presente. E male, certi
che più passa il tempo più dovranno scegliersi altro da fare
perché tanto, dopo decenni di concertazione, collaborazione,
complicità il padrone non ha più bisogno di loro.
Poi
magari qualcuno dirà che bisogna fare un piano per il lavoro (cioè
per i padroni), aiutare la ricerca (cioè l’aziende) sostenere
l’iniziativa privata (cioè il mercato), dimenticandosi vite,
professionalità, dignità, e futuro. E grandi sostenitori della
famiglia italiana, preoccupati più dai matrimoni gay che di altro,
che cosa faranno per difendere famiglie che vengono distrutte dalle
dure leggi del mercato, lo stesso che loro in parlamento sostengono
a spada tratta.
Poi magari in
parlamento ci sarà anche una maggiore governabilità. Mussolini
aveva avuto bisogno di una dittatura per fare quello che nei fatti
si sta realizzando nel paese. De Gasperi non ci riuscì con la legge
truffa, mentre un personaggio discusso della politica italiana e
all’enfant
prodige
di un centrosinistra agonizzante trovano il modo per rendere ancora
più funzionale il sistema politico italiano agli interessi
economici dominanti.
Chissà se
Marchionne festeggia per la fusione con la Chrysler o perché vede
che il suo modello ha fatto scuola. Del resto l’Electrolux non è
che il proseguo di una politica fatta un po’ ovunque in Italia,
sia nel privato che nel pubblico. In quest’ultimo caso basta
ricordare gli esempi degli accordi capestro fatti in Sanità come a
Villa Igea in Ancona o come quelli a suo tempo proposti nella
vertenza San Raffaele a Milano.
Al modello
Marchionne però ci si può opporre, alla dittatura padronale si
deve rispondere con i modelli usati da sempre della conflittualità
sindacale, sociale e di classe.
Modello
Marchionne Docet
FAI
- Federazione Anarchica Italiana:
- Gruppo “Michele Bakunin” – Jesi;
- Gruppo “Francisco Ferrer” – Chiaravalle
Gruppo
Anarchico “Kronstadt” – Ancona
Fip.
Via Pastrengo 2 - Jesi
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