In
piazza contro la crisi, oggi e sempre!
Ci
parlano di debito pubblico e i profitti dei padroni conoscono solo
crediti. Ci parlano di sacrifici e di crisi grave da affrontare e i
soldi della collettività servono a salvare banche fallimentari,
faccendieri e parassiti imprenditoriali. E non sono soddisfatti.
Continuano a chiedere soldi per un sistema economico che crea
tragedie, miserie, guerre. Vogliono i nostri soldi e se li prendono
rubandoci la previdenza, l’età pensionabile, la sanità e la
scuola pubblica. Vogliono i nostri soldi per mantenere in vita una
economia capitalista che genera guerre, razzismo, egoismi e
disperazione.
E’
in atto una vera e propria guerra di classe conto lavoratori,
pensionati, studenti, disoccupati, precari, malati, anziani. Una
guerra che distrugge diritti e garanzie sociali, taglia i salari e i
posti di lavoro, e sostiene invece le rendite, i traffici mafiosi, le
speculazioni, gli squali da poltrona o da segreteria.
Essere
in piazza oggi, a Roma, come nelle tante città italiane è una
ulteriore dimostrazione di volontà di difesa della dignità di vita
e di lavoro, dei bisogni dei più deboli, contro i dominatori della
politica e del mercato. Molte le parole d’ordine di oggi, che
debbono realizzarsi in una unità di azione e di opposizione anche le
prossime settimane, i mesi a venire. Anche quando il fallimentare
governo Berlusconi sarà caduto, anche di fronte agli imminenti
sacrifici che ci chiederanno governi di unità nazionale o di
centro-sinistra.
La
caduta di un nano politico o l’avvento di amici sul trono non sono
gli obiettivi che gli sfruttati devono darsi oggi, bensì l’unità
dal basso nelle lotte per la riconquista di dignità e forza
sindacale, sociale e politica. Non ci sono scorciatoie, liste o
leader che ci possono garantire in tutto ciò, ma solo la
determinazione di donne e uomini nella costruzione di una società
più giusta.
Qualcuno
vuole andare in piazza per fare i soliti giochi di potere politico o
sindacale, utile idiota di berlusconismi di destra come di sinistra.
Noi vogliamo essere in piazza per difendere il lavoro e i diritti
sociali, a Roma come nelle marche, contro la chiusura del cantiere,
la ristrutturazione dei poli produttivi, i ricatti di Marchionne e
Della Valle.
Noi
la crisi non la paghiamo!
Per
una società organizzata ed autogestita dal basso!
Federazione Anarchica Italiana
sez."M.Bakunin" - Jesi
sez."F.Ferrer" - Chiaravalle
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