Nel 50° anniversario
dell’uccisione di Giuseppe Pinelli, le figlie Claudia e Silvia, per
ricordare la figura del padre, hanno dato vita alla: “Catena musicale
per non dimenticare Giuseppe Pinelli e Piazza Fontana” un’iniziativa
diffusa che culminerà il 14 dicembre prossimo con una grande
mobilitazione a Milano e nel paese. Al momento hanno già aderito gruppi
politici e sindacati, associazioni culturali e artisti, centri sociali e
tutto un mondo “altro” che non cede all’oblio e all’ignoranza, ma torna
sulla memoria per vivere e cambiare il presente.
Jesi, in questo, può avere l’occasione, ancora una volta, di mostrare
il suo pluralismo di idee, di identità e di solidarietà. Al pari di come
ha fatto nei mesi scorsi, contro chi chiudeva i porti, in aiuto di chi
salvava vite in mare, sostenendo il progetto di Mediterranea. Jesi, la
città in cui dopo un quarto di secolo dalla strage di Piazza Fontana,
l’Amministrazione Comunale pose una lapide, a ricordo proprio di Pinelli
e di tutte le vittime della strategia della tensione. Jesi, la città in
cui due anarchici, un operaio ed un artigiano – Cesare Tittarelli e
Duilio Rosini – già nelle prime ore dall’attentato di Piazza Fontana ne
denunciavano, lungo le vie, la matrice di destra.
Fedeli a questo senso di appartenenza comune, consideriamo che sia
importante aderire all’iniziativa nazionale per il 50nario, e di farlo
assieme, in maniera condivisa, plurale e partecipata. Per ragionare
assieme su tutto ciò, invitiamo singoli e gruppi a partecipare
all’incontro pubblico del 15 ottobre, alle ore 21, presso i locali del
Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri”.
Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” - Jesi
Nessun commento:
Posta un commento