mercoledì 29 giugno 2011

dal presidio in piazza della repubblica Jesi

LA LOTTA NO TAV

E’ LA NOSTRA LOTTA



Uno spiegamento da guerra: migliaia di uomini e mezzi hanno represso la democrazia e la libertà di del popolo della Val di Susa di decidere della propria salute, del proprio futuro, della propria vita, contro gli inquinamenti ambientali, politici ed economici che sono legati al progetto dell’alta velocità sulla tratta Lione-Torino. Lunedì 27 giugno il blocco dei valsusini all’inizio dei lavori per la TAV è stato forzato violentemente. La democrazia blindata italiana festeggia così in modo egregio, anche l’anniversario della mattanza fatta a Genova dieci anni fa.


Di fronte ai finanziamenti europei, alle speculazioni, agli affaristi che milioni di euro fanno nascere non esiste dissenso, libertà, sicurezza della collettività. Un progetto nato vecchio, inquinante, inutile come quello della TAV, ma che promette lucrosi guadagni per pochi a danno di molti, non può essere messo in discussione. La democrazia rappresentativa, in nome del profitto, cede il passo al manganello e al lacrimogeno.


La Libera Repubblica della Maddalena di Chiomone è stata soffocata dalle ruspe e dalle menzogne di media e partiti di governo, nazionali e regionali. Ciò nonostante il popolo della Val di Susa, che lotta da più di dieci anni per il proprio territorio non si lascerà intimidire. Se la battaglia contro l’inizio dello scempio in Val Susa per il momento è persa, la lotta prosegue con la determinazione di resistere, a livello locale e in tutto il paese: scioperi, occupazioni, controinformazione stanno coinvolgendo tutti coloro che, in vario modo, sono stanchi della peggiore classe politica ed imprenditoriale della storia d’Italia. Stanchi di miserie e bugie, furti sulla pelle dei lavoratori e profitti privati. Stanchi di leggi che difendono ogni sorta di profitto capitalista.


La lotta NO TAV è la nostra lotta. Anche a livello locale, contro la stessa logica imprenditoriale distruttiva che genera Turbogas e Centrali a biomasse, rigasificatori ed elettrodotti, disoccupazione e guerre fra poveri. E’ la gerarchia del potere politico ed economico contro cui lotteremo sempre: in fabbrica nella difesa dei diritti della classe operaia, sul territorio a difesa dei servizi pubblici, ovunque contro gli inquinamenti del profitto e le tragedie del capitalismo.


SOLIDARIETA’ AL POPOLO NO TAV: ESEMPIO DI LIBERTA’ E AUTOGESTIONE




FAI – Federazione Anarchica Italiana PRC - Partito della Rifondazione Comunista

Sez. “Michele Bakunin” – Jesi Sez. « Carlo Marx » - Jesi


Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” – Jesi Brigate di Solidarietà Attiva – Jesi




fip. Via Pastrengo 2 - Jesi

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